Se c’è una frontiera ancora relativamente inesplorata della tecnologia destinata agli utenti, per unire funzionalità, estetica e ordine in un unico concetto, è quella della ricarica senza fili: quante volte ci ritroviamo a imprecare e a combattere contro i grovigli su pavimento, comodini e scrivanie varie?
Per questo sono in molti a lavorare da una parte su apparecchi elettronici privi di fili per la corrente, dall’altra su sistemi di ricarica per dispositivi portatili wireless; Dana Innovations è una delle aziende che si è impegnata nell’intento e che ha realizzato il primo sistema di ricarica senza fili pensato per iPad 2 (ma, al di là della custodia realizzata appositamente per le caratteristiche di questo tablet, tale sistema potrebbe essere utilizzato anche per altri dispositivi? Con i dovuti accorgimenti, la risposta è sicuramente sì…).
Il sistema si chiama LaunchPort, utilizza il principio della carica induttiva e si compone di due parti: il PowerShuttle, la custodia che permette l’aggancio “alla base”, e la Station, che può essere BaseStation o WallStation, ossia appunto la base che materialmente ricarica il dispositivo, attaccata al muro nel caso della versione Wall o appoggiata su una superficie orizzontale nel caso della versione Base.
Il LaunchPort è innovativo, almeno come proposta commerciale, ma sicuramente non risulta economico: ogni base costa 200 dollari, più il PowerShuttle obbligatorio che ne costa 150, per un totale che equivale a circa 250 euro con una base sola e a circa 390 euro con due basi. Che dire: la comodità costa…
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