lunedì 7 novembre 2011

Apple ammette il problema della durata della batteria su iOS 5



Il nuovo sistema operativo per iPhone, iOS5, rilasciato di recente, è già al centro di polemiche, ma non da parte dei detrattori di Apple, bensì dagli stessi utenti del melafonino che l'hanno adottato. Il motivo? La durata della batteria inferiore a prima.

Il problema, inizialmente smentito secondo la classica politica della casa di Cupertino, che in passato era arrivata anche a cancellare i commenti negativi sul forum Apple e relativi ai problemi di iPhone 4, è stato finalmente ammesso.

"Diverse problematiche incidono negativamente sulla durata della batteria, ma una nuova release del software le risolverà nel giro di poche settimane" è la comunicazione ufficiale del brand fondato da Steve Jobs.

Dopo l'iPhone 4 con oggettivi problemi di ricezione, una nuova tegola cade su Apple che, mentre questo post viene redatto, ha reso disponibile per gli sviluppatori la versione 5.0.1 beta di iOS, che dovrebbe essere quella che restituirà alla batteria di iPhone la giusta durata.

Posto per inciso che non possono esistere né il sistema operativo perfetto né tanto meno il dispositivo elettronico senza il minimo problema, specie in presenza di nuovi rilasci, a lasciare perplessi è, al solito la politica di marketing dell'azienda, volta a dare un'immagine senza macchia, anche quando è evidente che non sia così.

Si origina in questo modo una situazione fastidiosa anche per gli stessi utenti Apple che, a fronte di problemi oggettivi, si vedono rispondere che quello che hanno potuto sperimentare in prima persona non esiste.

Da un lato si hanno i brand giapponesi e taiwanesi che, in presenza di queste condizioni organizzano colossali campagne di rientro e bonifica degli apparati o dei software e dall'altro chi, come la casa di Cupertino, che guida le tendenze del mercato, che tenta disperatamente di tenere nascosta l'evidenza fin oltre il lecito.

E pensare che c'è poi chi afferma come i sistemi operativi della mela siano meglio degli altri (di Windows in primis), anche perché da Microsoft rilasciano sistematicamente aggiornamenti, correzioni e service pack a breve distanza dalla presentazione del software stesso.

In questo caso, con iOS 5 saranno passate poche settimane tra il manifestarsi della "malattia" e l'arrivo della "cura": grande tempismo e dinamicità di reazione, ma problemi analoghi a tutti i competitor.

Forse Apple non ha bisogno di certi mezzucci per coprire magagne che non sono un'onta, ma normali tappe obbligate quando si introduce qualcosa di nuovo. Errare humanum est, non ammetterlo è diabolico.



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