giovedì 10 novembre 2011

Rilasciata Fedora 16, ottima per il Cloud



Si chiama Verne ed è l'ultima scintillante versione di Fedora, la nota distribuzione sviluppata liberamente dalla comunità vicina a a Red Hat Enterprise Linux. Secondo la classifica di popolarità consultabile su DistroWatch, Fedora si trova al terzo posto dopo Ubuntu e Linux Mint.

Nell'annuncio ufficiale, presente nella mailing list di Fedora, si legge una dedica aDennis Ritchie, programmatore statunitense che ha contribuito attivamente allo sviluppo di Unix, di C ed è considerato uno dei pionieri dell'informatica moderna.

Per la nuova versione di Fedora, gli sviluppatori si sono concentrati molto sul cloud e sulla virtualizzazione, senza però tralasciare gli aspetti dell'utilizzo desktop, dello sviluppo software e dell'amministrazione di sistema. Fedora 16 è più veloce nel Boot ed ha un livello di sicurezza molto più alto della media grazie a SELinux, che nell'ultima versione contiene grossi miglioramenti di sicurezza.

Da un punto di vista cloud invece, Fedora 16, contiene molti nuovi strumenti per lo sviluppo di infrastrutture di virtualizzazione e cloud computing: in particolare include HekaFS, un filesystem distribuito pronto per il cloud computing e basato su GlusterFS. Inoltre è possibile utilizzare pacemaker cloud, un tool per monitorare sistemi ad alta affidabilità (High Availability) ed infine sono disponibili le librerie OpenStack, librerie standard e utilissime nel campo del cloud computing.

Vi consigliamo di provarla scaricandola da questo link http://fedoraproject.org/.

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