venerdì 4 novembre 2011

Mobile: le console del futuro?



In materia di "futuro dei videogame", negli ultimi tempi se ne sentono di tutti i colori, tra osservazioni acute e sparate che lasciano il tempo che trovano. Al dibattito in corso aggiunge la sua voce KakulSrivastava, ex VP Product Management, Communications & Communities di Yahoo e GM di Flickr, attualmente vicepresidente di Tiny Speck, la compagnia americana che ha sviluppato Glitch (un MMO meritevole di un'occhiata, a essere onesti). Intervistata da IndustryGamers, ha espresso la sua visionesul presente e sul futuro dell'industria dei giochi, lanciandosi in alcune speculazioni interessanti quanto spericolate. 

Due sono i punti più caldi dell'intervista. Alla domanda "Se stessi progettando la console vincente del futuro, su cosa punteresti?", Srivastava risponde: "La prossima killer console saranno i dispositivimobile. È senza dubbio lì che la gente troverà giochi più ricchi, coinvolgenti e graficamente potenti. Pernoi [sviluppatori] è davvero entusiasmante vedere cosa si riesce a fare su un iPhone4, rispetto alleprecedenti generazione di iPhone. Idem per i cicli di sviluppo di Android". Srivastava sottolinea anche come hardware e sistemi operativi per gli smartphone evolvano in continuazione, mentre le console tradizionali si fossilizzano in archi di vita di 5-7 anni (tralasciando di ricordare che cosucce come Kinect, Move, l'online "totale" e le modifiche alle dashboard rendono PS3 e 360 piuttosto vispe, alla faccia dell'età). 

E da qui deriva il secondo momento topico: quale sarà la principale piattaforma di gioco nei prossimi 10 anni? Srivastava: "Direi senza dubbio che i principali contendenti sono di gran lunga ibrowser e i dispositivi mobile, e non sto parlando del futuro. Sta succedendo già adesso: guardatequante persone giocano ai MMO e ai socialgame. I numeri parlano da soli, la crescita dell'industria deivideogame viene da qui. Abbiamo una base di centinaia di milioni di nuovi utenti che si collegano onlinee giocano, accontentandosi di esperienze elementari di divertimento social, ma alla fine vorrannosempre più videogame ricchi e coinvolgenti, che acquisiscono nel tempo una dimensione social sempremaggiore". 

Srivastava ovviamente tira acqua al suo mulino, evidenziando al tempo stesso alcuni punti rilevanti. Ma analisi di questo genere fanno alzare ben più di un sopracciglio perplesso. 

Senza ombra di dubbio mobile e social game sono un fenomeno dirompente, capace di produrre numeri esorbitanti destinati a cambiare volto al mercato dei videogiochi come lo abbiamo conosciuto fino a una manciata di anni fa.

In particolare, le console portatili avranno una bella gatta da pelare nel confronto con iPhone e compagnia. 

Tuttavia, per ora l'annuncio del vicino trapasso del gaming classico pare prematuro: giusto per stare sulle cifre nude e crude, sono attualmente in circolazione 149 milioni di DS (3DS esclusi), 88 di Wii, 70 di PSP, 57 di Xbox 360, 54 di PlayStation 3 (fonte vgchartz.com), senza contare i PC, le console vecchie ancora in attività (le PS2 sono 144 milioni) e quelle in arrivo nei prossimi mesi, dalla Vita alla Wii U. Alla faccia del declino. 

Ci sarebbero moltissimi altri fattori da valutare: qualitativi, di presa e durata sull'immaginario (Nintendo ha Mario e i Pokémon, i telefonini no), eccetera. Per ora basti aggiungere che, pur con tutto l'ottimismo del mondo, è assai difficile immaginare che uno smartphone da qui a 5 anni possa regalare un'esperienza paragonabile a Batman: Arkham City, L.A.Noire o Uncharted 3. L'esplosione di app e browser/social game sembra quindi corrispondere a una proliferazione orizzontale del videogioco, che si spande a macchia d'olio in territori dove fino a qualche tempo fa era pressoché assente, piuttosto che alla sostituzione di una specie dominante con un'altra. 

Ci sono molti habitat da riempire. Le console del futuro non saranno gli smartphone: saranno anche gli smartphone. 


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