lunedì 7 novembre 2011

Il GPS sale a bordo delle scarpe



L'Alzheimer è una malattia incurabile, almeno allo stato attuale della ricerca medico-scientifica. Questa grave forma di demenza, accompagnata spesso da confusione, paranoia e incapacità di ricordare gli eventi recenti, continua a colpire milioni di persone nel mondo e si pensa che possano raggiungere i 106 milioni di malati sull'intera superficie terrestre entro il prossimo 2050. Una questione non di poco conto, dunque, alla quale si aggiunge spesso la difficoltà che si ha nel tenere sotto stretta sorveglianza le persone affette da questo morbo.
Questa situazione hanno spinto le aziende GTX Corp e Aetrex Worldwide a sviluppare una scarpa GPS.

Al pari dei braccialetti e degli orologi oggi utilizzati per tracciare i movimenti degli affetti dal morbo, queste scarpe sono studiate per tenere sotto controllo gli spostamenti e i punti di sosta dei malati. Questo paio di scarpe, per quanto non proprio attraente dal punto di vista estetico, integra un chip GPS nel tacco di una delle due calzature, protetto da una soletta in resistentissimo policarbonato. Questo chip GPS comunica poi via wireless con un modulo presente invece nell'altro tacco.

In questo modo, il GPS raccoglie i dati geografici e li invia al modulo cellulare, che poi li scambia con i sistemi informatici per il trattamento attraverso il tradizionale network GSM. In questo modo, attraverso un'apposita applicazione che sarà resa disponibile anche per dispositivi mobile, gli autorizzati possono verificare istante per istante il movimento del malato, visionandone il percorso e la posizione attuale su una mappa interattiva. Inoltre, qualora il paziente superi determinati confini geografici configurabili, uscendo così da un'area protetta, si possono ricevere degli appositi alert.

Infine c'è da notare che secondo il professore Andrew Carle della George Mason University, l'uso delle scarpe potrebbe essere ancora più efficace nel trattamento di questa categoria di pazienti. Infatti i metodi alternativi oggi esistenti, come orologi e braccialetti causerebbero ulteriore paranoia nei pazienti, che si sentirebbero controllati da un oggetto a loro non familiare. Questa situazione porta il più delle volte il paziente a sbarazzarsi dell'oggetto estraneo, vanificando la monitoraggio. L'uso di un accessorio più comune come le scarpe creerebbe meno sospetti nel paziente, diventando così più efficace.

Nessuna notizia è fornita in merito alla tipologia di alimentazione dei due dispositivi integrati nelle scarpe. Certo è che l'uso di batterie tradizionali, associato ad un sistema così pensato, potrebbe portare, come aspetto negativo, al rischio di lasciare "a secco" entrambi i chip, provocando così la perdita del segnale.

Al di là di questo aspetto, su cui le aziende non hanno offerto specifici approfondimenti, le altre notizie ufficiali in merito affermano che queste scarpe speciali verranno commercializzate negli Stati Uniti a breve ad un prezzo pari a circa 300 dollari. Nel frattempo, le aziende produttrici stanno cercando di riadattare il progetto anche ad altri scopi, come il controllo sui bambini e il tracciamento delle performance di un atleta.


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