martedì 8 novembre 2011

Guerra dei brevetti: perché Apple e Samsung sono monitorate dalla UE



Nell'ormai annoso contenzioso che vede contrapposti 2 colossi dell'elettronica di consumo comeApple e Samsung su questioni legati alla proprietà intellettuale si inserisce ora anche l'Unione Europea.

E lo fa per mezzo della Commissione Europea che, ha deciso di verificare se siano stati violati gli accordi FRAND (Fair, Reasonable and Non Discriminatory) che stabiliscono che i brevetti essenziali devono essere concessi in licenza per un equo compenso e non utilizzati per limitare la concorrenza.

Nell'occhio del ciclone dell'antitrust sarebbe proprio Samsung, che avrebbe violato quanto stabilito dagli impegni FRAND stabiliti dalla SSOs (Standards Setting Organizations) che vigila affinché la proprietà intellettuale non venga usata per operare in forma di monopolio.

Il principio di base è che i diritti di proprietà intellettuale su una specifica tecnologia, su cui si basa un'intera industria, nello specifico la tecnologia 3G, non possono essere utilizzati per azioni legali mirate al blocco di un prodotto concorrente.

Chi detiene brevetti dovrebbe dunque pretendere un compenso ragionevole per il loro utilizzo ma non dovrebbe sfruttare abusivamente il potere monopolistico che ne deriva per impedire lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti.

L'Unione Europea è intervenuta nella questione in quanto la tecnologia 3G è sviluppato dall'ente europeo European Telecommunications Standards Institute (ETSI) e 5 dei 9 paesi in cui Samsung ha cercato di bloccare le vendite dell'iPhone 4S appartengono alla UE.

Apple utilizza solo diritti di proprietà intellettuale non coperti da impegni di licenza FRAND, mentre Samsung starebbe invece tentando di bloccare il prodotto concorrente sulla base di denunce per la violazione di brevetti coperti da accordi FRAND.


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