lunedì 7 novembre 2011

Stampante 3D per infanti



Altro che LEGO, verrebbe da dire. I famosi mattoncini che hanno accompagnato l'infanzia di intere generazioni potrebbero vedere il tramonto, soppiantati da una più tecnologica stampante 3D. L'idea, che per ora è ancora solo un concept, è venuta a due esperti di sistemi di estrusione e grafica in tre dimensioni. Il duo Joris Peels e Artur Tchoukanov starebbe lavorando seriamente ad una stampante 3D per bambini, collegabile via USB al computer.

L'obiettivo alla base del progetto è che ogni bambino possa usare questa stampante e il software di progettazione 3D con la stessa semplicità con cui qualsiasi adulto utilizza un forno a microonde o un tostapane. Si dà sfogo alla fantasia con i disegni e si stampa in tre dimensioni quanto si è disegnato. Per quanto possa sembrare una novità fantascientifica, in realtà oggi esistono tutte le condizioni per realizzare questa stampante davvero particolare.

Si tratterebbe infatti semplicemente di una stampante 3D ad estrusione standard come quelle industriali, di dimensioni ovviamente più compatte e resa più adatta all'uso casalingo, anche per contenere i costi di produzione e di vendita. Con un sottile filo di plastica i bambini potrebbero costruire gli oggetti più divertenti che la fantasia possa suggerire e la possibilità di usare materiale plastico riciclato dovrebbe essere una buona base per diminuire ulteriormente gli sprechi e quindi la spesa per i consumabili.

La progettazione averebbe poi attraverso la piattaforma 3Dtin, un servizio online che consente di disegnare in 3D senza alcuna difficoltà, sfruttando un'interfaccia davvero semplificata.

Gli ideatori hanno spiegato che, qualora si riuscisse a mandare in produzione, questo giocattolo costerebbe quanto 3 Xbox 360 e occuperebbe lo stesso spazio, oltre ad essere facile da usare come qualsiasi altra console di gioco.

Certo, i LEGO non hanno ancora di che temere, per il semplice fatto che questa stampante del futuro è ancora un concept. Bisogna però tenere presente che è già stato costruito un prototipo spartano del sistema, presentato al TEDxKids di Bruxelles da Joris e testato, senza l'ausilio degli adulti, da un gruppo di ben 56 bambini di soli dieci anni. I risultati sono stati sorprendenti, come gli occhiali disegnati e stampati in 3D da Ritik.

Insomma, i due inventori e la loro azienda, Origo, forse sono sulla strada giusta per portare alla luce una nuova rivoluzione nel mondo dei giocattoli, considerando anche che Makerbot ha investito sulla loro idea ben 10 milioni di dollari.

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